Danila Comastri Montanari

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Danila Comastri Montanari (Bologna, 4 novembre 1948Bologna, 28 luglio 2023[1]) è stata una scrittrice italiana, creatrice della saga di Publio Aurelio Stazio.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureata all'Università di Bologna in Pedagogia e in Scienze politiche, per vent'anni insegnò e compì molti viaggi.

Nel 1990 scrisse il suo primo romanzo, Mors Tua che ottenne subito il riconoscimento del premio Tedeschi per gialli inediti. Dopo la premiazione l'autrice ha dichiarato che già da molti anni aveva avuto l'idea di scrivere un mystery ambientato nell'antica Roma, ma non ne aveva mai trovato il tempo; "A me piacciono molto i mystery di ambiente vittoriano o cinese, ho pensato che nessuno aveva mai fatto indagare un senatore romano, e così ho messo in campo Publio Aurelio Stazio"[2]. Da allora si è dedicata a tempo pieno alla narrativa, privilegiando il genere del giallo storico, che le permise di conciliare i suoi principali interessi: lo studio del passato (in particolare le civiltà antiche) e l'amore per gli intrecci mystery .

Fu una dei fondatori del "Gruppo 13" di giallisti bolognesi[1].

Il filone principale dei suoi gialli storici è quello che ha per protagonista Publio Aurelio Stazio, nobile senatore della Roma di Claudio (metà I secolo d.C.). La serie consta di 19 romanzi. "La scrittrice è profondamente persuasa che l’epoca imperiale sia l’ambientazione più idonea per i suoi mystery, una cornice perfetta per gialli al sangue: in quel periodo venivano rinvenuti almeno dieci cadaveri al giorno nel Tevere, la città era strabordante di immigrati (odiati e spesso vilipesi), i sani e conservatori costumi repubblicani avevano ormai perso ogni mordente di fronte al crescere sotterraneo della microcriminalità e al consolidarsi pubblico della mafia edilizia. In quest’epoca non certamente aurea si aggira il senatore Publio Aurelio Stazio, un individuo di mezz’età, di orientamento progressista, belloccio, amante delle donne e della bella vita, esperto persino nelle arti marziali (insegnategli da uno schiavo cinese)"[3]. Oltre ai romanzi troviamo anche racconti con lo stesso protagonista: Una dea per Publio Aurelio Stazio, Una perla per Publio Aurelio Stazio, Una moglie per Publio Aurelio Stazio, Un'eredità per Publio Aurelio Stazio, Una filosofa per Publio Aurelio Stazio.

Pubblicò inoltre altri romanzi e racconti ambientati in differenti epoche storiche: La campana dell'arciprete, Ricette per un delitto, Istigazione a delinquere, Il panno di Mastro Gervaso, Una strada giallo sangue (raccolta di racconti), Il giallo del serpente (racconto), Assassinio al tempio di Vesta (racconto), Natale anno zero (racconto), I delitti delle porte (racconto), Ser Niccolò e il dentifricio della contessa (racconto ambientato nella Forlì del 1499), Cosimino Ruccellai e il mistero di Vicolo degli Angeli (racconto), Il panettone di Leonardo (racconto), Il dono di Giuda (racconto), Aggressione a un giornalista ("Di tutti disse mal...") (racconto), Terrore (ambientato durante la Rivoluzione francese).

Nel febbraio 2007 diede alle stampe il saggio Giallo antico. Come si scrive un poliziesco storico, edito da Hobby & Work: in appendice sono contenuti i racconti I pirati del Chersoneso, Assassinio al tempio di Vesta e Il giallo del serpente.

Era membro del Mensa.[4]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi polizieschi storici[modifica | modifica wikitesto]

  • Ricette per un delitto - Periplo, 1995 - Todaro, Lugano 2002
  • La campana dell'arciprete - Garzanti, Milano 1996
  • Il panno di Mastro Gervaso - Diabasis, Parma 1997
  • Una strada giallo sangue - Diabasis, Parma 1999
  • Istigazione a delinquere - Todaro, Lugano 2003
  • Terrore - Mondadori, Milano 2008

Serie di Publio Aurelio Stazio[modifica | modifica wikitesto]

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Giallo antico. Come si scrive un poliziesco storico, Hobby & Work, 2007

Racconti[modifica | modifica wikitesto]

  • Il gigante giustiziere in AA.VV. Supergiallo Mondadori presenta Estate Gialla 1995, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1995
  • Il giallo del serpente, in "Specchio della Stampa" n.4, 17 febbraio 1996, pp.106-110[5]
  • Un delitto in via Panisperna in Gian Franco Orsi (a cura di), Fez, struzzi & manganelli.I migliori giallisti italiani raccontano il ventennio fascista, Milano, Sonzogno, 2005, pp. 113-137.
  • La bocca del re in AA.VV. Giallo uovo, 2006
  • La sagra del parmigiano in AA.VV. Il gusto del delitto, Leonardo Publishing, 2008

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b È morta Danila Comastri Montanari, la signora dei gialli storici, su La Stampa, 30 luglio 2023. URL consultato il 30 luglio 2023.
  2. ^ Oreste del Buono, Dieci piccoli romani, in Corriere della Sera, 15 luglio 1990., ora in Oreste del Buono, Giallo all’italiana, Pistoia, Compagnia dei Santi Bevitori, 2023, pp. 149-54, ISBN 978-88-946771-1-9.
  3. ^ Luca Crovi, Storia del giallo italiano, Milano, Marsilio, 2020, p. 308.
  4. ^ Lorenzo Trenti, Come si scrive un giallo storico? ∂ ThrillerMagazine, su ThrillerMagazine. URL consultato il 25 marzo 2022.
  5. ^ ora in Loris Rambelli ed Elisabetta Camerlo (a cura di), Delitto per iscritto. Il racconto giallo italiano, Palermo, Palumbo, 1997, pp. 64-68, ISBN 8880201654.
  6. ^ Storia in giallo, su kidslink.bo.cnr.it. URL consultato il 15 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2021).

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